10 marzo 2012

Il dottor Cooley e la cura del cancro nel XIX secolo

New York 1891-1936, un chirurgo del Memorial Hospital, il Dr. William Cooley, studiava e metteva a punto una cura contro il cancro utilizzando un filtrato di batteri da lui denominato MBV, con risultati positivi e ritenuti tali da tutta la Comunità Scientifica Americana

Cooley fu veramente geniale ed intuitivo infatti, pur non conoscendosi ancora l’esistenza di endotossine, cioè estratti di origine batterica in grado di provocare la cosiddetta injection fever, aveva inventato un metodo per la loro estrazione identificando tale estratto come il vero responsabile dei risultati positivi riscontrati nei pazienti. 

Cooley era rimasto colpito dal fatto che in un suo paziente, oramai incurabile data la diffusione della malattia, improvvisamente e come per miracolo aveva avuto un miglioramento. Infatti sia le metastasi sia la massa primaria erano regredite senza alcuna spiegazione scientifica plausibile. Capìta l'importanza dei risultati ottenuti, studiò bene la storia del paziente per spiegare meglio il fenomeno ed osservò che durante il corso della malattia, il paziente aveva avuto due infezioni acute causate da Streptococcus pyogenes.
Cooley continuò a tenere in osservazione il soggetto per 7 anni senza riscontrare alcuna ripresa della malattia. Questa è infatti la finestra temporale critica nella quale la malattia può probabilmente riproporsi. Si convinse quindi che l’unica spiegazione di questa guarigione improvvisa era l’intercorsa infezione. Decise allora di provocare artificialmente uno stato da infezione batterica in alcuni pazienti affetti da cancro in fase terminale utilizzando quello stesso ceppo di batteri. "Fase terminale" per soggetti affetti da cancro in quel periodo, indicava soggetti senza alcuna speranza di guarigione quindi in uno stadio avanzato della malattia dato che non esistevano gli strumenti di prevenzione attuali. Inoculò quindi gli streptococchi vivi e virulenti in un paziente causando così uno stato infettivo grave accompagnato da febbre molto alta e anche da un momentaneo stato di shock. Dopo qualche settimana constatò  in un altro paziente che un cancro inoperabile alle tonsille si era ridotto di dimensioni. 

Cooley continuò a studiare il suo metodo per migliorarlo utilizzando il filtrato ottenuto da batteri morti e non più vivi matendendo l'efficacia ed evitando lo stato di shock. Allo Streptococco aggiunse la Serratia marcescens e chiamò il preparato MBV (Vaccino MultiBatterico). Da quel momento i successi terapeutici furono così evidenti e numerosi  che inevitabilmente destarono la curiosità e l’interesse della Comunità Scientifica, pur restando il problema della febbre elevata a cui andavano incontro i pazienti trattati, comunque rischiosa per la salute del paziente. Si trattava infatti di temperature al di sopra dei 41 °C.

In quello stesso periodo storico si affacciava al mondo scientifico la possibilità di curare il cancro con la radioterapia e con la chemioterapia, metodi che consentivano una perfetta standardizzazione della cura in base alla stadiazione della malattia, al contrario dell’MBV di cui non si conosceva il principio attivo, la cui azione era soggettiva e che quindi non poteva essere perfettamente standardizzato, uniformato secondo un modello ed una sequenza scientificamente riproducibile.


Fu così che Cooley fu ben presto dimenticato!!
Parecchi anni dopo, la figlia Helen Nauts, anche lei medico, nel 1953 fondò a New York il Cancer Research Institute dove raccolse trascrivendo varie monografie i casi di cancro curati con successo dal padre in tutto il mondo con l’MBV, 896 pazienti in tutto, con lo scopo di rendere onore al lavoro del padre e continuare a far vivere questa grande intuizione.

Mi chiedo : Cosa sarebbe accaduto allo studio di questa malattia se la comunità scientifica piuttosto che preferire un solo approccio avesse supportato un fronte parallelo per portare avanti il lavoro connesso alle intuizioni ed alle scoperte del Dott. Cooley?

A parte la domanda retorica mi verrebbero da fare tante altre considerazioni, ma  mi fermo qui. Volevo solo portare all'attenzione dei più questo grande medico e scienziato che forse in pochi conoscono!

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