Casi di attualità che si sono riproposti ultimamente sono le inasprite manifestazioni di protesta del movimento No TAV contrario da anni alla realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione.
tratta Torino-Lione |
Questo progetto prevede la realizzazione di un'opera di potenziamento infrastrutturale che crei un'asse strategico tra Italia e Francia e che contestualmente ribaltalti una grossa fetta di traffico merci da gomma a rotaia. Si tratta di un opera ingente infatti i costi di realizzazione dell´intera tratta, tunnel di base
compreso, sono oggi stimati nell´ordine di circa 16 miliardi di Euro. I
promotori sperano nell´apporto di finanziamenti privati, ma le
previsioni
di scarsa redditività di esercizio e casi di fallimento su
analoghe infrastrutture in europa tengono lontani gli investitori. Pertanto è molto probabile che la maggior parte dei fondi necessari a sostenere l´opera dovranno provenire
da fonte pubblica, quindi ricadranno sulle tasche dei cittadini. Inoltre si è calcolato che, ad opera ultimata, i costi di gestione potrebbero
essere a pareggio solo se sulla linea transitassero almeno 40 milioni
di tonnellate di merci all´anno.
Il problema sembra essere più complicato di quanto appare. In primo luogo non si capisce perchè realizzare un'opera di tale portata economica, senza rilevare sostanzialmente grossi vantaggi. Tutti quei soldi infatti potrebbero essere impiegati in altri ambiti, utilizzati per la scuola, la sanità, per i fondi alle imprese, oppure investiti in ricerca e sviluppo, settori dove i paesi oltreoceano al contrario dell'Italia sanno investire. L’innovazione è una leva competitiva molto importante, un elemento trasversale che interessa diversi ambiti e che porta alla crescita ed allo sviluppo economico, culturale e scientifico di un paese. In Italia si è scelta la crescita legata al potenziamento infrastrutturale, che certo a breve può creare sì posti di lavoro a fronte di forti investimenti o indebitamenti, ma che se non ripagata dal beneficio ricevuto potrebbe alla lunga risultare vana. In qualsiasi tipo di investimento c'è sempre da considerare il rapporto costo / beneficio.
Dal fronte francese invece c'è da dire che la popolazione è in
gran parte favorevole alla realizzazione della tratta. Merito anche del lungo lavoro di preparazione
compiuto dal governo di Parigi che ha salvaguardato l'occupazione delle imprese locali della val Maurienne con atti legislativi. Il personale dei
cantieri si appoggia ad alberghi e ristoranti della zona. Sono previsti inoltre sgravi
fiscali, e l'ipotesi di destinare il ricavato della
vendita della roccia scavata alle comunità locali. Al di là del parere dei cittadini oltr'alpe , il governo francese però ultimamente tramite l'Agenzia Nazionale per l’Ambiente francese avavanza dubbi clamorosi sui
calcoli dei traffici e della redditività che potrebbero essere stati
compiuti su dati non più validi e forse un pò troppo ottimistici.
Allora quale vantaggio può dare la realizzazione della linea Torino - Lione ?
Questo interrogativo divide l'Italia dalla Francia ed ancora di più i No TAV dai favorevoli alla realizzazione della tratta Torino - Lione.
(foto di vignetteartepassione) |
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